Servizi di streaming in Italia: Netflix primo, ma Prime Video incalza. L'analisi AGCOM

L'Osservatorio AGCOM delinea un settore streaming vivace. A dicembre 2024, 15,5 milioni di utenti per il segmento video on demand a pagamento con una crescita di 453mila utenti, mentre Prime Video guadagna terreno su Netflix
di Nino Grasso pubblicata il 19 Maggio 2025, alle 11:01 nel canale WebNetflixPrime VideoDAZNDisneySkyNOW TV
Il settore audiovisivo italiano naviga un periodo di trasformazione, influenzato dalla diffusione capillare dei servizi di streaming. I dati dell'ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM forniscono un'istantanea di questo scenario e mettono in luce il coinvolgimento degli utenti con le piattaforme Video on Demand (VOD) sia a pagamento sia gratuite, oltre alle risposte strategiche degli operatori radiotelevisivi tradizionali.
Secondo i dati aggiornati a dicembre 2024, i servizi VOD a pagamento hanno raggiunto 15,546 milioni di utenti unici, un incremento di 453 mila individui rispetto a dicembre 2023. Il tempo che gli utenti dedicano a tali servizi è considerevole, con quasi 38 milioni di ore complessive di navigazione registrate a dicembre 2024, con il visitatore medio che ha trascorso oltre 2 ore e 27 minuti su queste piattaforme durante quel mese.
I dati AGCOM del 2024 mostrano le tendenze di streaming degli italiani
Tra i principali operatori in questo segmento figurano Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, NOW (Sky), DAZN, Apple TV, Google Play Movies & TV, TIMVISION, e Chili. In particolare, Prime Video sta sperimentando un'ascesa mentre Netflix manifesta segnali di un calo. È importante notare che queste cifre relative a utenti e tempo speso coprono principalmente gli accessi da desktop e mobile, escludendo generalmente il traffico generato da TV connesse.
Anche i servizi VOD gratuiti comandano un vasto pubblico. Nel dicembre 2024, oltre 35,188 milioni di utenti unici hanno avuto accesso a queste piattaforme, anche se con una lieve contrazione rispetto all'anno precedente. Il tempo totale speso è ammontato a quasi 27 milioni di ore nello stesso mese, con una media per visitatore superiore ai 45 minuti.
Tra gli attori chiave che offrono prevalentemente contenuti VOD gratuiti si annoverano Rai (con RaiPlay), MFE/Mediaset (con Mediaset Infinity e altre proprietà), Warner Bros. Discovery, le offerte gratuite di Comcast/Sky, e La7. AGCOM osserva che per alcune piattaforme come Mediaset Infinity, separare i contenuti puramente gratuiti dai livelli a pagamento all'interno dello stesso ecosistema può risultare complesso a causa delle scelte editoriali.
Il settore mediatico italiano, in particolare televisione e streaming, dimostra resilienza mentre si adatta a nuovi modelli di consumo. La TV lineare detiene ancora una quota significativa, ma i servizi on-demand stanno guadagnando rapidamente terreno. Gli investimenti degli operatori radiotelevisivi tradizionali nelle loro piattaforme digitali, uniti agli sforzi per migliorare l'interattività, segnalano una chiara direzione verso un futuro multipiattaforma dove l'accessibilità dei contenuti e il coinvolgimento dell'utente sono fondamentali.
L'Osservatorio AGCOM ha trattato diversi argomenti, oltre allo streaming digitale e al settore televisivo. Di seguito i nostri articoli:
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSarebbe interessante capire sul totale, quanti guardando da desktop (pochissimi), quanti da mobile (un po' di più
La statistica, fatta così, è abbastanza inutile. Sarebbe un po' come fare una statistica su quante auto abbiano i sedili riscaldati ma prendendo in esame solo ammiraglie di lusso.
Discovery e' davvero gratuita alla fine. Ma non la Rai
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