Criptovalute da energia rubata: succede in Russia, ecco cosa sappiamo finora

Durante un controllo ordinario, una squadra tecnica ha scoperto un impianto per il mining illegale di criptovalute nascosto in un camion Kamaz e collegato abusivamente a una linea elettrica ad alta tensione. All'interno del veicolo erano in funzione 95 dispositivi per il mining. Le autorità indagano, mentre proseguono le restrizioni sul mining di criptovalute in Russia
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Giugno 2025, alle 14:03 nel canale WebUn camion apparentemente in sosta nella regione del Pribaikal, in Buriatia, nascondeva una struttura completa per l'estrazione di criptovalute. La scoperta è avvenuta durante una verifica programmata della linea elettrica da 10 kilovolt, quando una squadra del distaccamento locale ha individuato un allaccio abusivo. All'interno del veicolo, un Kamaz modificato per l'uso stazionario, erano in funzione 95 dispositivi di mining e una sottostazione elettrica con potenza sufficiente ad alimentare un piccolo centro abitato.
L'intervento si è concluso con l'arrivo delle forze dell'ordine, ma le due persone presenti – probabilmente i conducenti – si sono date alla fuga a bordo di un SUV, facendo perdere le proprie tracce. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa statale russa TASS.
Secondo i tecnici di Buryatenergo, società regionale del gruppo Rosseti Sibir, si tratta del sesto caso dall'inizio dell'anno in cui viene rilevato un furto di energia elettrica finalizzato all'attività di mining. Le conseguenze per la rete locale non sono trascurabili: i prelievi non autorizzati causano instabilità nella tensione, rischio di sovraccarichi e peggioramento della qualità dell'alimentazione per i residenti.
L'attività di mining in Russia è soggetta a forti limitazioni. A partire dal 1° gennaio 2025 il governo russo, infatti, ha introdotto un divieto esteso fino al 2031 in diverse regioni, tra cui Daghestan, Cecenia, Ossezia del Nord e altre aree del Caucaso, oltre che nei territori annessi di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. A queste si aggiungono l’Irkutsk meridionale, il Transbajkale e alcune zone della stessa Buriatia, dove il blocco sarà attivo nei periodi di massimo consumo energetico.
Il caso del Kamaz adattato a mining farm mobile segna un nuovo livello di creatività nell'elusione dei divieti, mentre la pressione sul sistema elettrico locale conferma la necessità di controlli più frequenti e strumenti tecnici adeguati per prevenire connessioni abusive.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocomunque "un impianto minerario" però no, dai...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".