Nothing Phone 3: il teaser ufficiale conferma l'assenza dei LED sul retro

Nothing Phone 3: il teaser ufficiale conferma l'assenza dei LED sul retro

Il Nothing Phone 3 si prepara a debuttare a luglio con un cambiamento importante: via la celebre Glyph Interface a LED, spazio a un look più minimal e a nuove funzioni guidate dall’intelligenza artificiale.

di pubblicata il , alle 10:00 nel canale Telefonia
NothingAI
 
Nothing ha ufficialmente svelato i primi teaser del suo prossimo smartphone di punta, il Nothing Phone 3, confermando una rivoluzione estetica che farà sicuramente discutere gli appassionati del brand. Il lancio è previsto per luglio, ma già ora emergono dettagli che delineano un cambio di rotta deciso rispetto ai modelli precedenti: la celebre Glyph Interface, ovvero i LED luminosi sul retro che hanno reso iconici i Nothing Phone, sarà eliminata.

L’annuncio è arrivato tramite un video pubblicato sui canali social ufficiali dell’azienda, in cui le luci dei precedenti modelli si spengono simbolicamente. Il messaggio è chiaro: “We killed the Glyph Interface” (“Abbiamo eliminato la Glyph Interface”). Una scelta che dice fine di una delle caratteristiche più riconoscibili della giovane azienda londinese.

Nothing Phone 3: addio ai LED Glyph, il nuovo flagship punta su AI e minimalismo

Secondo le indiscrezioni, Nothing Phone 3 manterrà comunque la trasparenza del retro, vero marchio di fabbrica del brand, ma adotterà un look più sobrio e minimale. Alcuni teaser suggeriscono l’introduzione di una nuova “visual language” basata su display dot-matrix o animazioni in stile pixel art, con richiami nostalgici all’estetica arcade degli anni ‘80. Potrebbero quindi arrivare nuovi elementi visivi dinamici, che sostituiranno la funzione scenografica e informativa dei LED.

Dal punto di vista tecnico, Nothing Phone 3 si candida a essere un vero flagship: display LTPO AMOLED da 6,77 pollici a 120Hz, Snapdragon 8 Gen 3, fino a 12GB di RAM e 512GB di storage, batteria da 5.000mAh con ricarica rapida e wireless. Il CEO Carl Pei ha spiegato che il ritardo nel lancio rispetto alle tempistiche tradizionali è dovuto alla volontà di integrare al meglio nuove funzionalità software e soprattutto l’intelligenza artificiale, che sarà centrale nell’esperienza d’uso del nuovo dispositivo.

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